Ogni Racconto Personalizzato o Presentazione è scritta con un tono leggero ed ironico. I protagonisti rivivranno la loro storia in chiave romanzata, arricchita da eventi fantastici e creativi.
CHI SCRIVE ?
Antonio De Lorenzi (www.antoniodelorenzi.it) è l'ideatore del progetto "Regala un Racconto®" e principale scrittore.
Creativo poliedrico, scrive ( racconto edito ) e porta in scena le sue Visioni ed i Racconti. Oltre ad aver collaborato con guru della comunicazione come Oliviero Toscani e Vittorio Sgarbi, realizza ed espone quadri d’arte erotica e non.
Sotto la sua direzione creativa vi sono altri giovani scrittori, graphic designers e correttori di bozze.
Antonio De Lorenzi (www.antoniodelorenzi.it) è l'ideatore del progetto "Regala un Racconto®" e principale scrittore.
Creativo poliedrico, scrive ( racconto edito ) e porta in scena le sue Visioni ed i Racconti. Oltre ad aver collaborato con guru della comunicazione come Oliviero Toscani e Vittorio Sgarbi, realizza ed espone quadri d’arte erotica e non.
Sotto la sua direzione creativa vi sono altri giovani scrittori, graphic designers e correttori di bozze.
ESEMPI TRATTI DAI RACCONTI PERSONALIZZATI
"Ballavano sotto la luce delle stelle, oramai non vedendo neanche più gli amici, la strada o la Fontana della Barcaccia, ballavano su un cielo denso, dove le stelle erano oramai loro. Tarantella, salti, spinte armoniche e inchini comici, questo accadeva mentre il destino con penna e calamaio iniziava a scrivere una nuova storia.
Mentre danzavano, ad un certo punto, Ntino si sentì toccare sulla spalla e, giratosi vide che era Ligabue, che chiese: - Permetti un ballo con Melì? - ma Ntino rispose: - No, questo destino è mio - e continuarono a volteggiare. Ligabue ammutolito tornò a cantare con la comitiva. In pochi sanno che quella stessa notte, proprio per il fatto accaduto, scrisse la nota canzone “Ho perso le parole”. E in pochissimi sanno che l'amicizia tra Ntino e Ligabue finì poco tempo dopo, perché il cantante rubò una stupenda canzone che Ntino aveva scritto ispirandosi a Melì, “Eri Bellissima”. Ma d'altronde, non tutte le amicizie sono così forti e durature, come l'amore che stava nascendo tra i nostri giovani protagonisti. [...] Le stelle ballavano." |
"Francesco in persona, capo-banconista del bar, gli portò quello che aveva ordinato, il Destino gli sorrise. Era un uomo solare dalla carnagione scura, sopracciglia folte, i capelli rasati ed una testa tonda sulla quale si poggiava un gran sorriso, dall’aspetto mediterraneo e professionale al mille per mille. Uno dei migliori baristi di Roma, non faceva mica dei semplici caffè ma capolavori d’arte in forma liquida e ne sfornava tantissimi in tempi record, tanto che Alex Britti si ispirò proprio a Lui per scrivere la canzone Settemila caffè. Una leggenda insomma...
[...] Dormivano, sicuramente sognavano, forse erano già loro i protagonisti di quei sogni. [...] Cucinavano la loro vita usando se stessi come ingredienti, sguardi come spezie, baci come sale, carezze come zucchero. Erano cotti a puntino. L’uno l’estensione dell’altro in cucina, si capivano con uno sguardo e con quello stesso si mangiavano. Sazi di felicità!" |
"Mentre entravano nel locale il telefono iniziò a vibrare, era un messaggio di Marco che scriveva: “Ti aspetto con ansia. Tuo.” Silvia sorrise così apertamente che il bagliore che ne scaturì fece luce all’ingresso, le chiesero infatti di smettere di sorridere onde evitare di accecarsi. Felicità.
I dolci diventarono due e poi tre ( qualche maligno sostiene fossero addirittura cinque ), era davvero golosa. Arrivato il momento di congedarsi, fu il pettirosso a fare una stupenda proposta a Silvia. Le propose di tornare a Roma, insieme con lei ed i suoi amici, volando. Era un’ottima idea considerando che il treno del rientro sarebbe partito molto tardi e soprattutto Silvia non aveva mai volato prima. Le si illuminarono gli occhi enormemente, infatti arrivarono i proprietari della pasticceria a chiederle di nuovo di smettere di fare luce. Era radiosa, avrebbe volato e sarebbe tornata prima dal suo amore." |